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Donato Zoppo e i Bertas per "La forza delle Parole"

DONATO ZOPPO  “AMORE LIBERTÀ E CENSURA: IL 1971 DI LUCIO BATTISTI

BERTAS: “TRIBUTO A BRIAN WILSON”   BEACH BOYS  ( 28/29/30 MAGGIO)

Martedì 29 maggio alle ore 19 al Teatro Il Ferroviario di Sassari, continua la rassegna La Forza delle Parole: il canto libero di Lucio Battisti a cura dell’Associazione Culturale Materia Grigia.

Introdotto da Massimo Sechi, sarà presente  il giornalista e critico musicale Donato Zoppo, che parlerà del suo libro Amore libertà e censura: il 1971 di Lucio Battisti (ed. Aerostella), vincitore della seconda edizione del premio “Note di carta” come miglior libro musicale del 2011. Il libro racconta la storia dell’album “Amore, non amore”, lavoro anomalo nella discografia di Battisti, caratterizzato da influenze di rock progressivo e hard blues,  che al tempo disorientò sia la critica sia il pubblico, che la censura perbenista italiana per il testo di “Dio mio, no”. La presentazione sarà arricchita dalle immagini a cura de La Camera Chiara.

Alle 21 seguirà il nuovissimo progetto musicale dei Bertas: “Tributo a Brian Wilson“. Il leader dei Beach Boys verrà ricordato dai Bertas attraverso la rivisitazione di alcuni dei suoi brani più famosi come “Barbara Ann” e “California Girls“, e da  ballate più recenti come “Love And Mercy“. Con i Bertas Mario Chessa, Enzo Paba, Carlo Costa, Marco Piras, prenderanno parte Daniele Manca, Fabrizio Loriga , Roberto Ricciu, Enrica Virdis, Maria Rosaria Soro, Franco Castia, Maurizio Melis, Giacomo Doro. Presentano la serata il giornalista Pasquale Porcu e l’attore Mario Lubino, grande conoscitore dell’opera di Wilson.

Il 28, 29 e 30 maggio al Teatro Il Ferroviario, ore 21, I Bertas, “Tributo a Brian Wilson (Beach Boys)”


AMORE, LIBERTÀ E CENSURA. IL 1971 DI LUCIO BATTISTI

Luglio 1971. Esce “Amore e non amore”, il nuovo 33 giri di Lucio Battisti: è il suo primo vero album, con brani inediti.

Pubblico e critica sono sconcertati: un cantante di straordinario successo inventa un concept, canta quattro pezzi rock, dirige l’orchestra in quattro composizioni strumentali con titoli lunghissimi scritti da Mogol. Pubblicato con un anno di ritardo, “Amore e non amore” anticipa le atmosfere progressive rock che spopolano in Inghilterra, stupisce per la misteriosa donna nuda in copertina, segna la fine dei rapporti con la Ricordi. Il singolo “Dio mio no” viene ritenuto troppo audace dalla commissione d’ascolto della Rai, ma nonostante la censura sarà un successo. Questo libro ripercorre il making of di un’opera poco approfondita, che fotografa un anno chiave nella storia della nostra musica, dalla sperimentazione compositiva allo spirito flower power della copertina, dalla libertà del lavoro in studio alla rottura con il perbenismo dell’Italia di allora. Il volume è arricchito da splendide foto di Caesar Monti.  ( info: Aerostella )








DONATO ZOPPO

È uno scrittore italiano che scrive per la rivista rock Jam e i mensili L’Idea e Totemblueart. È tra i fondatori del webmagazine MovimentiProg.net, nel 2011 ha aperto BattistiNews.it.  Cura i blog: Chi va con lo Zoppo… ascolta buona musica e Tabacchi e Tarocchi. Ha pubblicato diversi libri musicali. Il suo ultimo lavoro, edito da Aereostella nel 2011, che presenterà nell’ambito della rassegna “La Forza delle parole” si intitola “Amore, libertà e censura il 1971 di Lucio Battisti” ed è dedicato all’album Amore e non amore di Lucio Battisti, con contributi di musicisti come Franz Di Cioccio, Alberto Radius, Giorgio Piazza, Franco Mussida e Dario Baldan Bembo. Il libro ha vinto recentemente il premio “Note di Carta”


TRIBUTO A BRIAN WILSON BEACH BOYS

La storia della musica beat, nelle favolose origini, è stata attraversata dal contraltare, dalla sfida che vedeva i protagonisti i Beatles – qui in Europa –  e i Beach Boys negli USA. Questo straordinario dualismo, del tutto amichevole, ha acceso e alimentato il fuoco dal quale sono nati autentici capolavori della musica contemporanea. A reggere le sorti compositive dei Beach Boys era essenzialmente Brian Wilson, artista estroso, folle, incomparabilmente ricco di talento, ben oltre l’immagine patinata che di quel gruppo musicale risulta dalle cronache.

A guardare bene, infatti si ritrovano gli spunti per un’infinità di generi, di finissima fattura, sotto la scorza di un apparente disimpegno, smentito alla lettura di gran parte di quegli spartiti, di quei testi. Soprattutto, ed è quanto ci interessa , riavvolgendo il nastro di così tante canzoni di successo, le riscopre eternamente attuali, come è – sempre- delle opere di valore.Brian Wilson ha poi conosciuto parentesi  personali avversate dalla malattia che lo hanno relegato in fondo all’interesse del grande pubblico. Ora è tornato, ed in forma magnifica, si può dire. A lui, alla sua musica, i Bertas devono moltissimo. Negli intrecci corali ai quali tanto si affida, in particolare, e sui quali ci sono formati. I Bertas hanno sentito il dovere di tributargli, con questo concerto, l’omaggio e il ringraziamento che ha certamente meritato.


I BERTAS

Nati nel 1965, sassaresi, hanno conosciuto, in quegli anni felici, i primi posti delle classifiche discografiche di vendita con Fatalità e, più tardi, Dondolo. Una volta affrancatisi dal tracciato loro assegnato e sacrificati i buoni rapporti con le major, tornati in Sardegna hanno, per primi, liberato la lingua sarda dalle costrizioni del folklore, accostando innovazione e tradizione, o dall’uso parodistico e scherzoso, per aprirle le strade della musica leggera.  Così negli anni settanta,hanno riassaporato il successo con Badde Lontana. Da allora una lunga sequenza ininterrotta di concerti ( oltre tremila) e decine di lavori discografici e progetti musicali e culturali. Dalle collaborazioni con le Corali Polifoniche ai Gruppi da Camera, dai Teatri alle Cattedrali.Una stagione significativa che ha avuto una svolta a partire dal 1993, anno cardine di una sorta di rifondazione, con l’album Amistade e con Como Che ria.  Una stagione fortunatamente ancora non terminata, specialmente grazie all’affetto del pubblico. Attualmente in fase di preparazione e, registrazione, un ulteriore progetto, che vedrà la luce, nel 2013.

Mario Chessa pianoforte, tastiere e voce,  Carlo Costa basso elettrico e voce, Enzo Paba chitarre e voce, Marco Piras chitarre

E i loro amici :  Franco Castia vocalist/ Giacomo Dore vocalist / Fabrizio Loriga batteria / Daniele Manca pianoforte e tastiere / Maurizio Melis vocalist / Roberto Ricciu percussioni /  Maria Rosaria Soro vocalist / Enrica Virdis vocalist.

 

Carmine Abate da “Gli anni veloci” a “La collina nel vento”

Lunedì 21 maggio alle ore 20 al Teatro Il Ferroviario di Sassari prosegue la rassegna “La Forza delle parole 2012. Il canto libero di Lucio Battisti” proposta dall’associazione Culturale Materia Grigia. Protagonista della serata sarà Carmine Abate che parlerà al pubblico dei suoi ultimi due lavori “Gli anni veloci” e “La collina nel vento”. L’incontro sarà moderato da Alessandro Cadoni. Durante la presentazione saranno proiettate immagini a cura de La Camera Chiara.

L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Culturale “Materia Grigia” in collaborazione con la Compagnia Teatro ”La Botte e il Cilindro”, la Libreria  Internazionale “Koiné”, ”Le Ragazze Terribili”, i Bertas Associazione fra Artisti, “La Camera Chiara”, “Il Vecchio Mulino”, è realizzata con il contributo del Comune di Sassari, Assessorato alle Culture, Provincia di Sassari, Regione Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna, E.R.S.U. e Università degli Studi di Sassari.

Materia Grigia è un’Associazione Culturale, che opera in città in collaborazione con l’Università degli Studi di Sassari e l’Ersu, e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Sassari. Dal 1990 organizza ogni anno il laboratorio “Università e Teatro”. Dal 2010 organizza la rassegna “La Forza delle Parole”.

La Forza Delle Parole è una rassegna per chi ama la lettura, la musica, il teatro, l’arte e lo spettacolo. Durante ogni appuntamento si parla con scrittori, si fa un po’ di musica, si partecipa a laboratori teatrali sui diversi temi proposti di anno in anno. Temi scelti fra quelle correnti e quei protagonisti della scena musicale che, a partire dagli anni ‘60, hanno lasciato una traccia significativa ed una memoria indelebile nella nostra società. Nel 2010 la rassegna è stata dedicata a Luigi Tenco mentre nel 2011 era incentrata sul Progressive Italiano. Per il 2012 la rassegna è dedicata ad uno dei principali protagonisti della storia della musica italiana: Lucio Battisti.

L’autore, Carmine Abate è nato a Carfizzi (KR) il 24 ottobre 1954.  Ha studiato in Italia e si è laureato presso l’Università di Bari. Successivamente ha vissuto in Germania e, da oltre dieci anni, vive nel Trentino, dove esercita la professione di insegnante. Tra i suoi libri affronta temi di grande rilevanza sociale come il razzismo. Tra i suoi romanzi “ La moto di Scandberg” ( Fazi, 1999), “Tra due mari” ( Mondadori, 2002), “Il mosaico del tempo grande” ( Mondadori, 2006) e “Gli anni veloci” ( Mondadori, 2008), vincitore del premio Tropea. Con la raccolta “Vivere per addizione e altri viaggi” ( Mondadori, 2010) torna al genere di esordio. Di recente ha pubblicato il romanzo “La collina nel vento” (Mondadori, 2012).

GLI ANNI VELOCI (Mondadori )

Hanno quattordici anni e molti sogni, Nicola e Anna, quando s’incontrano nella bella Crotone in riva al mare. Lui ha il mito di Pietro Mennea, vuole diventare un grande velocista, ha un’energia speciale nelle giovani gambe. Lei ha il mito di Lucio Battisti che ha conosciuto in Toscana, durante la famosa cavalcata da Milano a Roma, e al quale scrive lunghe e appassionate lettere, sognando di vederlo interpretare i testi che gli manda. Nicola ci mette poco a innamorarsi di Anna. Lei è ritrosa, testarda. Ma davanti al mare scintillante su cui svetta la colonna di Hera Lacinia, nei campi dai mille profumi, in mezzo ad amici rari come Rino Gaetano che cantano e amano la vita, è difficile non innamorarsi. Saranno, per Anna e Nicola anni belli e pieni, anni con il vento tra i capelli. Ma veloci, veloci per il bisogno di allontanarsi, crescendo, da quella terra meravigliosa eppure povera, dura, che ai suoi figli offre, nel migliore dei casi, di respirare veleni lavorando alla Montecatini – un’ombra nera in riva al mare. Tra i personaggi indimenticabili compaiono Capocolò, misterioso e saggio, silenzioso e profondo, e Rino Gaetano, di cui si racconta da vicino l’intera parabola di uomo e artista, raccontandone il legame con la sua città natale, Crotone. Nicola rincorre a testa bassa le sue speranze, scatta in avanti con l’impazienza della gioventù. Ma Anna, come ogni donna, guarda più lontano, unisce ai sogni una umile tenacia che Nicola non sa capire… Quando Anna lo lascia, forse lui non immagina che non la rivedrà per quattordici lunghi anni. Anni lunghissimi, confusi, in cui l’amore brucia sotto la cenere. Il 9 settembre 1998 la radio annuncia la morte di Lucio Battisti, consumato da un male senza scampo. Sospinto dalla musica di Lucio e di Rino Gaetano, Nicola sente che è venuto il momento di ritrovare Anna. Senza impazienza, questa volta. Vuole confidarle finalmente il segreto che lo tormenta – ma non sospetta che lei ne custodisca uno ben più decisivo, per entrambi… In questo romanzo pieno di passioni Carmine Abate compie la scelta coraggiosa di accostare ai ciottoli aguzzi del dialetto quelli lisci e tondi delle parole delle canzoni. Ne nasce una lingua saporita che, intrecciando i destini dei protagonisti con quelli di due grandi cantautori italiani, ci racconta una storia intensa come il sole d’estate e delicata come una canzone d’autore.

 

LA COLLINA DEL VENTO (Mondadori)

Impetuoso, lieve, sconvolgente: è il vento che soffia senza requie sulle pendici del Rossarco, leggendaria, enigmatica altura a pochi chilometri dal mar Jonio. Il vento scuote gli olivi secolari e gli arbusti odorosi, ulula nel buio, canta di un antico segreto sepolto e fa danzare le foglie come ricordi dimenticati. Proprio i ricordi condivisi sulla “collina del vento” costituiscono le radici profonde della famiglia Arcuri, che da generazioni considera il Rossarco non solo luogo sacro delle origini, ma anche simbolo di una terra vitale che non si arrende e tempio all’aria aperta di una dirittura etica forte quanto una fede.  Così, quando il celebre archeologo trentino Paolo Orsi sale sulla collina alla ricerca della mitica città di Krimisa e la campagna di scavi si tinge di giallo, gli Arcuri cominciano a scontrarsi con l’invidia violenta degli uomini, la prepotenza del latifondista locale e le intimidazioni mafiose. Testimone fin da bambino di questa straordinaria resistenza ai soprusi è Michelangelo Arcuri, che molti anni dopo diventerà il custode della collina e dei suoi inconfessabili segreti. Ma spetterà a Rino, il più giovane degli Arcuri, di onorare una promessa fatta al padre e ricostruire pezzo per pezzo un secolo di storia familiare che s’intreccia con la grande storia d’Italia, dal primo conflitto mondiale agli anni cupi del fascismo, dalla liberazione alla rinascita di un’intera nazione nel sogno di un benessere illusorio. Carmine Abate dà vita a un romanzo dal ritmo serrato e dal linguaggio seducente, che parte da Alberto, il tenace patriarca, agli inizi del Novecento, passa per i suoi tre figli soldati nella Grande Guerra e per tutte le sue donne forti e sensuali, e giunge fino a Umberto Zanotti-Bianco, all’affascinante Torinèsia e all’ultimo degli Arcuri, uomo dei nostri giorni che sceglie di andare lontano. La collina del vento è la saga appassionata e coinvolgente, epica ed eroica di una famiglia che nessuna avversità riesce a piegare, che nessun vento potrà mai domare.

 

Parte "La Forza delle parole 2012"

Lunedì 7 maggio 2012 alle ore 20, al Teatro il Ferroviario di Sassari in Corso Vico 14 prende il via la rassegna La forza delle parole 2012, organizzata dall’ Associazione culturale “Materia Grigia” con la presentazione del libro di Teodoro Forcellini, “Battisti contro De André. Il più grande malinteso della musica italiana “. Interventi musicali di Siloé Pala e Francesco Masala del laboratorio di Materia Grigia.

La rassegna giunge alla sua terza edizione ed è un appuntamento per chi ama la lettura, la musica, il teatro, l’arte e lo spettacolo. Si parla con gli scrittori, si fa un po’ di musica, si partecipa a laboratori teatrali su temi scelti. Ogni anno l’Associazione “Materia Grigia” sceglie uno o più protagonisti della scena musicale che, a partire dagli anni ‘60, hanno lasciato una traccia significativa ed una memoria indelebile nella nostra società. La prima edizione del 2010 è stata dedicata a Luigi Tenco, mentre nel 2011 era incentrata sul Progressive Italiano.

Per il 2012 l’associazione materia grigia dedica “La forza delle Parole” ad uno dei principali protagonisti della storia della musica italiana: Lucio Battisti. Il programma della manifestazione prevede la realizzazione di una serie d’incontri con artisti e scrittori che racconteranno al pubblico la figura di Lucio Battisti sotto diversi punti di vista partendo, ad esempio, dal contesto socio-culturale degli anni ’70, per arrivare al confronto con altri interpreti del tempo, attraversando anche il significato delle sue canzoni per almeno tre generazioni.

Compongono il gruppo organizzatore della manifestazione diverse sigle rappresentative della cultura di Sassari: “Materia Grigia”, Compagnia Teatro “La Botte e il Cilindro”, libreria internazionale Koiné,“Le Ragazze Terribili”,“La Camera Chiara”, Bertas Associazione tra Artisti, Il Vecchio Mulino. L’iniziativa è realizzata con il contributo del Comune di Sassari Assessorato alle Culture, Provincia di Sassari, Regione Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna, E.R.S.U. e Università degli Studi di Sassari.

 

La Londra di Dickens

Sassari - Mercoledì 25 gennaio alle ore 19,30 al teatro Il Ferroviario di Sassari in corso Vico 14 prende il via il laboratorio teatrale "Università e teatro" organizzato dall'associazione culturale e studentesca "Materia Grigia". L'iniziativa, giunta alla sua venticinquesima edizione, è rivolta agli studenti dell'Università di Sassari che potranno sperimentare tecniche di animazione teatrale in relazione ad un tema specifico, che quest'anno l'associazione ha individuato nella letteratura di Charles Dickens. In particolare durante il laboratorio si prevede la realizzazione di studi coreografici e di costumi della Londra descritta nei romanzi di Dickens.

Durante l'incontro del 25 gennaio gli organizzatori dell'associazione presenteranno la struttura e le modalità di partecipazione all'iniziativa che si protrarrà fino a Giugno del 2012.

L'iniziativa è realizzata con il contributo dell'Università di Sassari, dell'Ersu e con la collaborazione della Compagnia Teatro "La Botte e il Cilindro", la Libreria Internazionale "Koiné", l'Associazione "Le Ragazze Terribili", i Bertas, "La Camera Chiara", il Circolo "Il Vecchio Mulino". Per informazioni è possibile contattare i responsabili dell'associazione materia grigia al tel. 340/4757162, alla mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot, abilitare Javascript per vederlo . o sul gruppo facebook "Quelli che... materia grigia". Le iscrizioni rimarranno aperte per tutto il mese di febbraio.


 
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