Lunedì 21 maggio alle ore 20 al Teatro Il Ferroviario di Sassari prosegue la rassegna “La Forza delle parole 2012. Il canto libero di Lucio Battisti” proposta dall’associazione Culturale Materia Grigia. Protagonista della serata sarà Carmine Abate che parlerà al pubblico dei suoi ultimi due lavori “Gli anni veloci” e “La collina nel vento”. L’incontro sarà moderato da Alessandro Cadoni. Durante la presentazione saranno proiettate immagini a cura de La Camera Chiara.
L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Culturale “Materia Grigia” in collaborazione con la Compagnia Teatro ”La Botte e il Cilindro”, la Libreria Internazionale “Koiné”, ”Le Ragazze Terribili”, i Bertas Associazione fra Artisti, “La Camera Chiara”, “Il Vecchio Mulino”, è realizzata con il contributo del Comune di Sassari, Assessorato alle Culture, Provincia di Sassari, Regione Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna, E.R.S.U. e Università degli Studi di Sassari.
Materia Grigia è un’Associazione Culturale, che opera in città in collaborazione con l’Università degli Studi di Sassari e l’Ersu, e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Sassari. Dal 1990 organizza ogni anno il laboratorio “Università e Teatro”. Dal 2010 organizza la rassegna “La Forza delle Parole”.
La Forza Delle Parole è una rassegna per chi ama la lettura, la musica, il teatro, l’arte e lo spettacolo. Durante ogni appuntamento si parla con scrittori, si fa un po’ di musica, si partecipa a laboratori teatrali sui diversi temi proposti di anno in anno. Temi scelti fra quelle correnti e quei protagonisti della scena musicale che, a partire dagli anni ‘60, hanno lasciato una traccia significativa ed una memoria indelebile nella nostra società. Nel 2010 la rassegna è stata dedicata a Luigi Tenco mentre nel 2011 era incentrata sul Progressive Italiano. Per il 2012 la rassegna è dedicata ad uno dei principali protagonisti della storia della musica italiana: Lucio Battisti.
L’autore, Carmine Abate è nato a Carfizzi (KR) il 24 ottobre 1954. Ha studiato in Italia e si è laureato presso l’Università di Bari. Successivamente ha vissuto in Germania e, da oltre dieci anni, vive nel Trentino, dove esercita la professione di insegnante. Tra i suoi libri affronta temi di grande rilevanza sociale come il razzismo. Tra i suoi romanzi “ La moto di Scandberg” ( Fazi, 1999), “Tra due mari” ( Mondadori, 2002), “Il mosaico del tempo grande” ( Mondadori, 2006) e “Gli anni veloci” ( Mondadori, 2008), vincitore del premio Tropea. Con la raccolta “Vivere per addizione e altri viaggi” ( Mondadori, 2010) torna al genere di esordio. Di recente ha pubblicato il romanzo “La collina nel vento” (Mondadori, 2012).
GLI ANNI VELOCI (Mondadori )
Hanno quattordici anni e molti sogni, Nicola e Anna, quando s’incontrano nella bella Crotone in riva al mare. Lui ha il mito di Pietro Mennea, vuole diventare un grande velocista, ha un’energia speciale nelle giovani gambe. Lei ha il mito di Lucio Battisti che ha conosciuto in Toscana, durante la famosa cavalcata da Milano a Roma, e al quale scrive lunghe e appassionate lettere, sognando di vederlo interpretare i testi che gli manda. Nicola ci mette poco a innamorarsi di Anna. Lei è ritrosa, testarda. Ma davanti al mare scintillante su cui svetta la colonna di Hera Lacinia, nei campi dai mille profumi, in mezzo ad amici rari come Rino Gaetano che cantano e amano la vita, è difficile non innamorarsi. Saranno, per Anna e Nicola anni belli e pieni, anni con il vento tra i capelli. Ma veloci, veloci per il bisogno di allontanarsi, crescendo, da quella terra meravigliosa eppure povera, dura, che ai suoi figli offre, nel migliore dei casi, di respirare veleni lavorando alla Montecatini – un’ombra nera in riva al mare. Tra i personaggi indimenticabili compaiono Capocolò, misterioso e saggio, silenzioso e profondo, e Rino Gaetano, di cui si racconta da vicino l’intera parabola di uomo e artista, raccontandone il legame con la sua città natale, Crotone. Nicola rincorre a testa bassa le sue speranze, scatta in avanti con l’impazienza della gioventù. Ma Anna, come ogni donna, guarda più lontano, unisce ai sogni una umile tenacia che Nicola non sa capire… Quando Anna lo lascia, forse lui non immagina che non la rivedrà per quattordici lunghi anni. Anni lunghissimi, confusi, in cui l’amore brucia sotto la cenere. Il 9 settembre 1998 la radio annuncia la morte di Lucio Battisti, consumato da un male senza scampo. Sospinto dalla musica di Lucio e di Rino Gaetano, Nicola sente che è venuto il momento di ritrovare Anna. Senza impazienza, questa volta. Vuole confidarle finalmente il segreto che lo tormenta – ma non sospetta che lei ne custodisca uno ben più decisivo, per entrambi… In questo romanzo pieno di passioni Carmine Abate compie la scelta coraggiosa di accostare ai ciottoli aguzzi del dialetto quelli lisci e tondi delle parole delle canzoni. Ne nasce una lingua saporita che, intrecciando i destini dei protagonisti con quelli di due grandi cantautori italiani, ci racconta una storia intensa come il sole d’estate e delicata come una canzone d’autore.
LA COLLINA DEL VENTO (Mondadori)
Impetuoso, lieve, sconvolgente: è il vento che soffia senza requie sulle pendici del Rossarco, leggendaria, enigmatica altura a pochi chilometri dal mar Jonio. Il vento scuote gli olivi secolari e gli arbusti odorosi, ulula nel buio, canta di un antico segreto sepolto e fa danzare le foglie come ricordi dimenticati. Proprio i ricordi condivisi sulla “collina del vento” costituiscono le radici profonde della famiglia Arcuri, che da generazioni considera il Rossarco non solo luogo sacro delle origini, ma anche simbolo di una terra vitale che non si arrende e tempio all’aria aperta di una dirittura etica forte quanto una fede. Così, quando il celebre archeologo trentino Paolo Orsi sale sulla collina alla ricerca della mitica città di Krimisa e la campagna di scavi si tinge di giallo, gli Arcuri cominciano a scontrarsi con l’invidia violenta degli uomini, la prepotenza del latifondista locale e le intimidazioni mafiose. Testimone fin da bambino di questa straordinaria resistenza ai soprusi è Michelangelo Arcuri, che molti anni dopo diventerà il custode della collina e dei suoi inconfessabili segreti. Ma spetterà a Rino, il più giovane degli Arcuri, di onorare una promessa fatta al padre e ricostruire pezzo per pezzo un secolo di storia familiare che s’intreccia con la grande storia d’Italia, dal primo conflitto mondiale agli anni cupi del fascismo, dalla liberazione alla rinascita di un’intera nazione nel sogno di un benessere illusorio. Carmine Abate dà vita a un romanzo dal ritmo serrato e dal linguaggio seducente, che parte da Alberto, il tenace patriarca, agli inizi del Novecento, passa per i suoi tre figli soldati nella Grande Guerra e per tutte le sue donne forti e sensuali, e giunge fino a Umberto Zanotti-Bianco, all’affascinante Torinèsia e all’ultimo degli Arcuri, uomo dei nostri giorni che sceglie di andare lontano. La collina del vento è la saga appassionata e coinvolgente, epica ed eroica di una famiglia che nessuna avversità riesce a piegare, che nessun vento potrà mai domare.