(Luigi Tenco)Ai tutti coloro che sono stati dimenticati…
Ormai siamo soli
nel mezzo del mondo
qualcosa divide
la gente da noi
ma quello che conta
è non essere soli
quello che conta è che tu sei con me
adesso che il fumo
cancella l’estate
e il grigio ritorna
scendendo su noi
la lunga vacanza
si chiude per sempre
pure qualcosa di noi resterà
no, non parlare più
guarda la strada e va
io sono qui con te
tu sei con me
adesso che il fumo
cancella l’estate
e il grigio ritorna
scendendo su noi
la lunga vacanza
si chiude per sempre
pure qualcosa di noi resterà
resterà
Musica di Ennio Morricone, Testo di Luciano Salce
Canta Luigi Tenco
periodo Ricordi
Dal film “La cuccagna” di Luciano Salce del 1962, dove Luigi Tenco recita.
Ascoltando
”Tra tanta gente”
Autoritratto, olio modificato con programa di grafica di MVC/Gulliveriana©, 2008
Io ti rivedo sempre tra tanta gente
che ti sfiora e che ha voglia di te.
Lungo le strade dentro i bar
dove aspetti sempre ma tu non sai più chi.
Tu non volevi tu cercavi qualcosa
che non hai e che nessuno ti dà.
Ora cammini sola tra tanta gente
e non sai che io soffro per te.
Nelle strade giorno e notte
tra la gente che sorride
notte e giorno
senza pace
non ti stanchi mai.
Nelle strade giorno e notte
tra la gente che sorride.
Tu non volevi tu cercavi qualcosa
che non hai e che nessuno ti dà.
Ora cammini sola tra tanta gente
e non sai che io soffro per te.
Luigi Tenco
nel film la cuccagna
per ascoltarla clicca qui
per gentile concessione di Massimo
La ballata dell’eroe
in ricordo di Luigi e Fabrizio
Era partito per fare la guerra
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vendere cara la pelle.
E quando gli dissero di andare avanti
troppo lontano si spinse a cercare la verità
ora che è morto la patria si gloria
d’un altro eroe alla memoria.
Ma lei che lo amava aspettava il ritorno
d’un soldato vivo, d’un eroe morto che ne farà
se accanto nel letto le è rimasta la gloria
d’una medaglia alla memoria.
fabrizio de andrè
“Quando Salce girava La cuccagna e io dovevo cantare una canzone, avrei potuto cantare una delle mie. Ma il mio amico Fabrizio, un giovane cantautore genovese molto bravo, ne aveva scritta una splendida; ed io cantai quella, dopo aver a lungo discusso con il regista e i produttori.” Luigi Tenco
1964 da un comunicato della Saar ( fonte: il mio posto nel mondo, a cura di enrico de angelis, enrico deregibus e sergio secondiano sacchi)
Luigi Tenco e Donatella Turri
dal film “La cuccagna” di Luciano Salce, 1962
Uno dei primi a credere in Fabrizio De Andrè fu Luigi Tenco. Portò, infatti, la sua canzone “La ballata dell’eroe” nel film La cuccagna di Luciano Salce, nel 1962. Fabrizio gli fu riconoscente e gli dedicò dopo la sua morte una delle più belle canzoni dal titolo “Preghiera in gennaio”.
Ma, io mi chiedo, perchè nei siti dedicati a De Andrè non si parla del gesto generoso di Luigi nei confronti di Fabrizio?
“Inchieste di mercato? Ma le facciano sulla mafia le inchieste!”
Luigi Tenco, gli americani, le inchieste di mercato e la mafia….
” Inchieste di mercato? Qui non abbiamo neanche i mercati rionali e quelli fanno le inchieste di mercato. Che paese. A noi ci ha rovinato l’America. Inchieste di mercato? Ma le facciano sulla mafia le inchieste!”
Venezia, Omaggio a Luigi Tenco
Concerto in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Venezia-Centro Culturale Candiani.
Il 28 settembre, a Venezia, io e gli amici di Binario Ventuno abbiamo avuto l’onore e il piacere di assistere ad un omaggio a Luigi Tenco davvero speciale: un concerto a Palazzo ducale, a numero chiuso, promosso dalla Sopraintendenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna.
L’evento è stato presentato dalla Sopraintendente la quale ha spiegato che per la prima volta una Sopraintendenza promuoveva l’arte di Luigi Tenco. Ha proseguito poi Cristina Romieri che ha presentato l’artista e ha ricordato i grandi meriti di Ornella Benedetti che, subito dopo la morte dell’artista 1967, fondò il Club Luigi Tenco di Venezia.
Al concerto erano presenti numerose persone fra cui i familiari e gli amici di Ornella. A tutti i presenti il Club Luigi Tenco ha regalato una bella pubblicazione, la raccolta dei “NUMERO UNICO” prodotti dal Club dal gennaio 1968 al marzo 1974.
Poi è iniziato il concerto delle sue canzoni, più o meno conosciute, come ad esempio Padroni della Terra e Quasi sera, interpretate da Grazia De Marchi
e Roberto Nardin, accompagnati al pianoforte da Giannanantonio Mutto.
Infine sono state proiettate alcune scene significative del film “La cuccagna“con il logo Binario Ventuno.
Nei video che seguono potete ascoltare Roberto Nardin che canta “Padroni della terra” una significativa canzone contro la guerra e la fame, ispirata da “Le Deserteur” di Boris Vian (riguardo questa canzone antimilitarista vi invito a leggere un mio vecchio post sulle canzoni contro la guerra, cliccate sulla parola post) e Grazia De Marchi che interpreta “Li vidi tornare” .
“Se sei pecora il lupo ti mangia”
BALLATA DELLA VITA SOCIALE
O
BALLATA DEL PROGRESSO
di Luigi Tenco
Luigi Tenco e Donatella Turri in una scena del film
” La cuccagna” di Luciano Salce (1962)
***
Se lei sapesse cos’è la vita sociale
non mi starebbe a seccare
perché io la faccia passare.
Se lei sapesse essere un uomo civile
aspetterebbe il suo turno
come fa tutta l’altra gente.
Senta, ma lei non sa chi sono io:
sono il commendator tale,
parente del ministro tale.
Mi spiace, ma questo non importa niente,
lo dica pure al suo parente,
io non mi lascio influenzare.
Lo vuol capire? questa è la vita sociale:
commendatori o cavalieri,
per noi la gente è tutta uguale.
Impari un poco a essere un uomo civile,
a essere un poco più gentile
con chi fa il proprio dovere.
Senta, la prego, mi faccia passare,
se in mezz’ora non ho fatto
io sono un uomo rovinato.
Spiacente, ma non ci posso fare niente,
prima di lei c’è altra gente
che ha diritto di passare.
La vuol capire? questa è la vita sociale:
se mi lasciassi impietosire
tutti verrebbero a pregare.
In fondo poi un vero uomo civile
anche se ha i problemi suoi
deve sapersi controllare.
Ma senta, un’ultima cosa vorrei dire…
Ho giusto diecimila lire….
di cui non so proprio che fare.
Va bene…visto che lei insiste tanto
daremo ascolto al sentimento,
va bene, passi pure avanti.
Ma si ricordi, e almeno sia riconoscente,
che al posto mio tanta altra gente
ne avrebbe chiesto ventimila.
per ascoltarla clicca qui
per gentile concessione di Massimo
Alla luce dei fatti attuali è triste constatare come la cultura italiana non sia affatto cambiata rispetto a quando Luigi Tenco scrisse questa Ballata. Infatti, la maggior parte degli italiani pensa che, per andare avanti è preferibile essere furbi piuttosto che rispettare la legge…ma
“Parlagli del divorzio, della mafia e di altre faccende che scottano, e allora vedrai che la gente si arrabbia e ti dà addosso…”( così pensava Luigi Tenco prima del 1968)
Mia cara amica…va al diavolo!
Luigi Tenco e Donatella Turri in una scena del film
” La cuccagna” di Luciano Salce (1962)
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