Prosegue al Teatro Il ferroviario di Sassari la rassegna “La forza delle parole” con una serata dedicata a Luigi Tenco con il baritono algherese Paolo Zicconi e Mauro Uselli al sax e chitarra
Paolo Zicconi canta Tenco con Uselli
SASSARI – Lunedì 15 febbraio alle ore 20 prosegue al Teatro Il ferroviario di Sassari la rassegna “La forza delle parole”, organizzata dall’associazione materia grigia con la collaborazione della Compagnia Teatro La Botte e il Cilindro e la libreria internazionale Koinè.
L’iniziativa è stata inaugurata nei giorni scorsi da una serata incentrata su musica, immagini e parole nel corso della quale la pittrice Maria Vittoria Conconi e il Baritono Paolo Zicconi hanno presentato degli originali “Immaginari visivi e musicali ispirati da Luigi Tenco”. La serata ha svelato al numeroso pubblico accorso per l’evento aspetti interessenti e poco noti della vita e della poetica di Tenco precursore assoluto, musicista e poeta morto da più di quarantadue anni ma ancora molto conosciuto e amatissimo dal pubblico.
Ad accompagnare il racconto sulla musica e la poesia di Tenco saranno nei prossimi mesi musicisti, scrittori, studiosi che ripercorreranno insieme al pubblico i momenti più importanti della vita e delle opere del cantante. In questo secondo appuntamento Renzo Zannardi studioso ed estimatore di Tenco presenterà al pubblico il suo lavoro intitolato “Il sax ribelle” incentrato sui valori sociali e di protesta presenti nelle canzoni di Luigi Tenco. Anche questa volta sarà presente Paolo Zicconi alla voce e pianoforte insieme a Mauro Uselli al sax e chitarra.
Sarà quindi Mario Dentone (scrittore e autore di un saggio biografico su Tenco) il 12 marzo a raccontare il cantante con un intervento dal titolo “La prigione di vetro”. Ospiti della rassegna saranno anche Gianni Mura, Erri De Luca, Paolo Fresu e Ada Montellanico. La rassegna “La forza delle parole”, realizzata con il patrocinio del Comune di Sassari, con il contributo dell’Università degli Studi di Sassari e dell’Ersu, proseguirà con appuntamenti a cadenza mensile fino a maggio 2010.
A Milano non fanno piu’ niente, solo affari e cemento. Nelle pause danno la caccia all’immigrato.
Slasch16, trasferisciti da noi finchè non si svolgono le prossime elezioni comunali.