Leggendo certi giornali femminili…
Una foto di Luigi Tenco sorridente
(Fonte: Grand Hotel
anno XXI n. 1040
28 maggio 1966)
per gentile concessione di Massimo
Giornali femminili
Leggendo certi giornali femminili
verrebbe da pensare che alla donna
interessino poco i problemi più grandi:
trasformare la scuola
abolire il razzismo
proporre nuove leggi
mantenere la pace.
Comunque, per fortuna, esiste l’uomo
che si preoccupa…..
mi dovete scusare
se mi scappa da ridere,
comunque l’uomo, è certo,
si preoccupa molto……..
Leggendo certi giornali femminili
verrebbe da pensare che alla donna
interessi soltanto il problema del cuore:
trovare un giorno o l’altro
il proprio grande amore,
magari con lo sguardo
di quel famoso attore.
Comunque, per fortuna, esiste l’uomo
che è più positivo…
chissà….chissà perché a ‘sto punto
mi scappa da ridere,
comunque l’uomo è certo
molto più positivo…
Leggendo certi giornali femminili
verrebbe da pensare che la donna
si interessi ben poco dei problemi più grandi;
la sua prima esigenza
sembra una vita comoda,
magari un po’ di lusso
per essere invidiata.
Comunque, per fortuna, esiste l’uomo
che è meno egoista….
mi dovete scusare
ma devo proprio ridere….
forse questa canzone
io non la so cantare….
(indicata da Luigi Tenco come terza ballata, con il titolo originale Ballata dei giornali femminili o della donna
(fonte: Luigi Tenco, Io sono uno, canzoni e racconti a cura di E. De Angelis ed. Baldini&Castoldi)
per ascoltarla clicca qui o sul titolo del post per gentile concessione di Massimo
Gran bello scatto. Malgrado il sorriso, fa impressione in retrospettiva l’acutezza dello sguardo.
Un saluto
M.
Il nostro LUIGI, è stato un RIVOLUZIONARIO! Cari saluti.
copperhead che gli scappasse da ridere leggendo certi giornali femminili?
))
un saluto anche a te
Sar vero! sicuramente un rivoluzionario a differenza di coloro che dicevano di fare canzoni di “protesta”, una protesta però moderata e all’insegna della speranza, dell’ottimismo e dell’ecologismo. Per l’esattezza, era la “finta protesta” della Linea verde sostenuta da Mogol.
Luigi Tenco la contestò il 15 ottobre 1966 con una lettera aperta al settimanale Big insieme a Sergio Bardotti, Lucio Dalla, Gianfranco Reverberi e Piero Vivarelli. é un documento storico che il settimanale pubblicò il 2 novembre 1966 e del quale parlerò in un nuovo post. ( fonte: Speranza?Ma facciano il piacere! pag.150 da Il mio posto nel mondo, Ricordi, appunti, frammenti, a cura di E. De Angelis, E.Deregibus e S. Secondiano Sacchi ed. BUR, 2007)
Cari saluti anche a te.
Le risate di Luigi in questo pezzo mi contagiano sempre…
Un salutone!!!
1cometantialtri Anche a me! è una ballata sicuramente ironica e all’avanguardia per quei tempi.
Un salutone anche a te.
E’ incredibile come Tenco dosse all’avanguardia! Come riuscisse a vedere molto più in là di tanti illustri sociologi e studiosi del costume…
Che bella quella foto, in cui sorride: viene un rimpianto immenso per quello che Tenco avrebbe potuto essere e diventare!
happysummer E usava pure quella giusta dose di ironia per far capire meglio il problema. Diciamo che Luigi Tenco meglio di ogni altro ha saputo raccontare le donne della sua epoca.
La foto di lui sorridente serve a sfatare l’immagine triste che viene spesso proposta di lui.
Un abbraccio sincero! Ciao.
SaR Grazie. Un abbraccio anche a te. Ciao a presto.
Peccato che non ci sia più, il suo ricordo dovrebbe essere presente più spesso e con lui anche la bella e brava Dalida
troppo bella questa
E’ inutile ripeterlo ma viene spontaneo farlo: era un genio.
salviobaffo Per fortuna che sin dal 1967, giovani guidati da Ornella Benedetti, fondatrice del Club Luigi Tenco di Venezia, si sono preoccupati di diffondere le sue canzoni.
treppunte Son d’accordo.:)
Biancapazienza Condivido in pieno. Era davvero un genio.
Ciao Gulliveriana!
Molto carino Luigi, questa foto mi piace molto.
Giornali femminili è un pezzo che mi è sempre piaciuto, adoro quando Luigi mentre canta la canzone si mette quasi a ridere. E anche questa volta ha proprio ragione!
Bacioni da Angela