E se ci diranno

“E se ci diranno
che per rifare il mondo
c’è un mucchio di gente
da mandare a fondo
noi che abbiamo troppe volte visto ammazzare
per poi sentire dire che era un errore
noi risponderemo noi risponderemo
no no no no”

( Luigi Tenco)

per ascoltarla clicca qui

 

Per non dimenticare:

 9 maggio 1978- 9 maggio 2008
Trentennale della morte di Aldo Moro e Peppino Impastato, rispettivamente uccisi dalle Brigate Rosse e dalla Mafia.

Il 16 marzo 1978 Aldo Moro, presidente dell’allora Democrazia Italiana viene rapito dalle Brigate Rosse , mentre gli uomini della sua scorta vengono barbaramente uccisi. Il tragico fatto avviene mentre Aldo Moro si reca in Parlamento per partecipare al dibattito sulla fiducia del nuovo governo Andreotti,costituito con l’appoggio e l’ingresso nella maggioranza programmatica e parlamentare del Pci da Moro favorito
Con questa azione,le Brigate Rosse attaccano al cuore dello Stato e le istituzioni democratiche.
I brigatisti con vari ultimatum, pena la vita dello statista chiedono il loro riconoscimento politico e la liberazione dei brigatisti sotto processo a Torino.
Di fronte a queste richieste,i maggiori partiti Pci e Dc rifiutano ogni compromesso mentre il PSi e altri partiti propongono una trattativa con i brigatisti pur di salvare Aldo Moro.
Il 9 maggio 1978 dopo laceranti decisioni politiche, lo statista viene ucciso dalle Br. Il suo corpo viene ritrovato nel bagagliaio di una Renault R4 rossa in ia Caetani, a metà strada fra Piazza del Gesù e via delle Botteghe Oscure.

(fonte foto e notizie: http://www.paginaitaliana.de/moro.html

 

                            

Peppino Impastato, militante di sinistra, giornalista e uomo libero, viene assassinato anche lui il 9 maggio 1978. Il fatto avviene qualche giorno prima delle elezioni e qualche giorno dopo l’esposizione di una documentata mostra fotografica sulla devastazione del territorio operata da speculatori e gruppi mafiosi: il suo corpo è dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani. Le indagini sono, in un primo tempo orientate sull’ipotesi di un attentato terroristico consumato dallo stesso Impastato, o, in subordine, di un suicidio “eclatante” …continua a leggere qui

(fonte biografia  http://www.peppinoimpastato.com/biografia.htm, fonte foto)

 

La storia di Peppino Impastato è diventata un film, “I Cento Passi”, regia di Marco Tullio Giordana. Interprete  di Peppino  un bravissimo  Luigi Lo Cascio .

34 thoughts on “E se ci diranno

  1. Peppino era un compagno di Democrazia Proletaria. Mi piace ricordare che il suo cantante preferito era Luigi Tenco. La lotta di Peppino contro la mafia era anche una lotta interna alla sua famiglia, xché suo padre era un mafioso. Quando furono ritrovati i resti del suo corpo, dilaniato dalla dinamite sui binari del treno, lo fecero passare per un terrorista che aveva sbagliato l’innesco durante l’attentato ad un treno. Credo che far passare per terrorista, il giorno del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, un combattente per la legalità come era Peppino, sia stata una vera provocazione e attentato alla Democrazia da parte delle istituzioni. Solo grazie alla controinformazione degli ambienti della nuova sinistra, e ad un gruppo di amici e compagni, si riesci a dimostrare che Peppino era caduto eroicamente perché denuncieava quotidianamente dalla radio la mafia, e che il mandante dell’omicidio era Tano Badalamenti con i suoi “picciotti”. Il cinema, con “Cento Passi”, ha dato la possibilità al mondo intero di capire che in Italia ci sono uomini veri (come Peppino) e uomini di merda (come Badalamenti ed alcuni delle istituzioni). Oggi si parla tanto di antimafia, e antipolitica, purtroppo i comportamenti a cui assistiamo non sono sicuramente improntati a celebrare la forza ideale, e tensione morale, che costò la vita al compagno Peppino Impastato e all’amico Aldo Moro. Infatti di uomini politici dello spessore di Aldo Moro, che pagò con la propria vita l’impegno per allargare la democrazia nel nostro paese, sono celebrati solo il giorno dell’anniversario della morte, per poi essere dimenticati (soprattutto nei comportamenti) per gli altri 364 giorni. Scusate lo sfogo… Balans

  2. fausto é vero. Mi sembrava opportuno farlo mettendo a confronto due storie legate tristemente da una data e da una tragica morte.

    balans Uno strano destino quello di Peppino Impastato e quello di Aldo Moro. Il primo nato in una famiglia legata alla mafia locale alla quale si ribella, viene ucciso dalla mafia, facendolo passare per un terrorista.

    Il secondo, uomo di stato e aperto all’ingresso dei comunisti al governo, viene ucciso proprio dai terroristi. Nello stesso giorno.

    Caro Balans, comprendo il tuo sfogo riguardo il ricordo che viene fatto di loro. Uomini coraggiosi come loro dovrebbero essere ricordati più spesso soprattutto in tempi come questi dove, chi ha avuto davvero a che fare con la mafia viene definito eroe…sigh. Stendiamo un velo pietoso.

    Infine: anche a me piace ricordare che il cantante preferito di Peppino Impastato era proprio Luigi Tenco.

  3. Ho visto il film “I cento passi” due volte, molto bello. Purtroppo l’assassinio Moro ha oscurato la morte di questo personaggio che meritava più notorietà, ciao.

  4. Bellafronte Ho visto anche io il film che mi ha permesso di conoscere e di approfondire la storia di Peppino. Hai ragione: la morte di Aldo Moro nello stesso giorno ha oscurato quella di Peppino. Penso però che entrambi dovrebbero essere ricordati.

  5. Due tragedie italiane accomunate dallo stesso giorno.

    Uno dei difetti maggiori degli italiani (ma forse anche una loro virtù) è di essere un popolo senza memoria. Nonostante le rievocazioni sento molta indifferenza e lontananza in giro per gli avvenimenti di 30 anni fa..

  6. Due storie diverse. Ma quella di Peppino Impastato la sento più vicina alle mie emozioni.

    Non sapevo che anche lui, come me, apprezzava Luigi Tenco più degli altri.

    Credo che oggi, anche lui, come me, farebbe parte di un 3% o poco più dell’intera popolazione italiana.

    Ti ringrazio per averlo ricordato.

  7. alderaban Hai ragione.Ho notato anche io molta indifferenza e lontananza per quegli avvenimenti. La maggior parte degli italiani non ha memoria. E ho paura che con questo “nuovo corso” ne avrà sempre meno.

    Spero di sbagliarmi.

    maximo67 ci proviamo a non dimenticare. Grazie a te per aver condiviso.

    ilmioregno Anche se dopo tanto tempo Peppino ha avuto finalmente giustizia. E se ora se ne parla lo si deve a tutti coloro che non hanno mai creduto all’ipotesi di un attentato terroristico consumato dallo stesso Impastato, o, in subordine, di un suicidio “eclatante”.

    oasiDiTenerezza Purtroppo è vero.

    Biancapazienza Grazie! Un abbraccio anche a te!

  8. Della storia di Moro tutti sappiamo tutto, cioé niente. E’ un paradosso ma a distanza di trent’anni sono molti gli enigmi su quella vicenda che ha cambiato il paese. Gradoli? Ma ci pensateche molte persone di allora hanno ricoperto ruoli di primo piano in questi ultimi anni? Non voglio dire che c’è un legame … non so.

    Quanto a Impastato… confesso che non ho mai conosciuto bene la vicenda di Peppino Impastato fino al film I cento passi che secondo me ha ridato dignità ad una vicenda che non tutti conoscevano bene. Tutti sanno tutto di Falcone e Borsellino, tutti abbiamo imparato il valore del loro sacrificio nato dallo spirito di servizio. Della irriverente giovinezza di peppino figlio di un mafioso cpochi sapevano. La mafia stessa depistò questa vicenda… un terrorista… parole che tornano di attualità … ma tornando a peppino ho l’imporessine che nelle guerre ci siano sempre eroi o martiri figli di un dio minore, peppino in fondo per molto tempo è stato uno di questi. Solo il tempo gli ha restituito valore e dignità, usiamoli ora per tutti i morti ammazzati dalla mafia ogni giorno, morti spesso dimenticati, forse perché a qualcuno fa comodo così. Non rileggo e invio, scusate eventuali errori.

    Buonanotte

  9. Credo che Ruchert abbia centrato il problema. Nel nostro bel paese dicono sempre tanto per non dire niente, sono tutti coinvolti, ma nessuno è responsabile. Alla fine tutti restano al loro posto o sono promossi…, così possono tranquillamente continuare ad esercitare il loro potere condizionando e ricattando il paese. Purtroppo l’Italia continua ad essere un paese di santi e di eroi. Sinceramente ne ho piene le palle! Preferirei un paese normale governato semplicemente dalla legalità e dal diritto. Quanti Moro e Impastato dovremmo ancora vedere? Balans

  10. Moro e Impastato, forse anche se non erano “piccoli uomini qualsiasi”, appartengono a quella”gente mandata a fondo” per manovre occulte e di potere.

    Le parole di Tenco sembrano profetiche, come lo sono le parole dei Grandi.

  11. su Moro,avverto il tentativo di farlo passare come emblema di un dramma collettivo e nazionale,quando questo non lo è dal mio punto di vista-intanto ci dimentichiamo delle bombe di stato e nere di piazza della loggia o piazza fontana-,Impastato è davvero un uomo che merita di essere conosciuto e amato,preso come esempio da tutti quelli che si pongono contro la violenza del Potere,sia mafioso o statale

  12. Peppino vivrà sempre nei nostri cuori, come Giovanni e Paolo, assassinati dalla mafia, ma il loro sangue ha fecondate coscienze più pure e giovani…ciao

  13. ruckert Condivido ciò che scrivi. Della storia di Moro sappiamo ancora ben poco e attorno ad essa i dubbi sono tanti. Fra i tanti dubbi mi pare ci fosse anche quello che il brigatista Moretti fosse un infiltrato della Cia… ( dubbio espresso dal brigatista Franceschini sul Corriere della sera, fonte http://www.brigaterosse.org/brigaterosse/index.htm)

    Poi per quanto riguarda Peppino

    Impastato, confesso che anche io ho avuto modo di conoscere la sua storia attraverso il film I cento

    passi
    . Spero anche io che la sua storia serva a restituire valore e dignità a tutti i morti ammazzati

    dalla mafia.

    gio fatto…:)

    balans Purtoppo hai ragione.. il nostro paese continua ad essere un paese di santi e di eroi.

    angelo… grazie.

    happysummer condivido il tuo pensiero ed è anche per questo che ho scelto quelle parole di Luigi Tenco.

    Viga é vero che troppe stragi sono quasi dimenticate, ma è anche vero che il sequestro Moro è stato un momento drammatico che ancora non è chiaro del tutto. Resta il fatto che Moro è stato ucciso per aver cercato di allargare la democrazia nel nostro paese.

    Ulysse54 Purtroppo hai

    ragione.

    Un saluto anche a te.

    copperhead Questa citazione la utilizzerò anche per altre fatti attuali…

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