La ballata dell’eroe
in ricordo di Luigi e Fabrizio
Era partito per fare la guerra
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vendere cara la pelle.
E quando gli dissero di andare avanti
troppo lontano si spinse a cercare la verità
ora che è morto la patria si gloria
d’un altro eroe alla memoria.
Ma lei che lo amava aspettava il ritorno
d’un soldato vivo, d’un eroe morto che ne farà
se accanto nel letto le è rimasta la gloria
d’una medaglia alla memoria.
fabrizio de andrè
“Quando Salce girava La cuccagna e io dovevo cantare una canzone, avrei potuto cantare una delle mie. Ma il mio amico Fabrizio, un giovane cantautore genovese molto bravo, ne aveva scritta una splendida; ed io cantai quella, dopo aver a lungo discusso con il regista e i produttori.” Luigi Tenco
1964 da un comunicato della Saar ( fonte: il mio posto nel mondo, a cura di enrico de angelis, enrico deregibus e sergio secondiano sacchi)
Luigi Tenco e Donatella Turri
dal film “La cuccagna” di Luciano Salce, 1962
Uno dei primi a credere in Fabrizio De Andrè fu Luigi Tenco. Portò, infatti, la sua canzone “La ballata dell’eroe” nel film La cuccagna di Luciano Salce, nel 1962. Fabrizio gli fu riconoscente e gli dedicò dopo la sua morte una delle più belle canzoni dal titolo “Preghiera in gennaio”.
Ma, io mi chiedo, perchè nei siti dedicati a De Andrè non si parla del gesto generoso di Luigi nei confronti di Fabrizio?